“la follia degli onesti: per una causa giusta è giusto battersi, sempre…”
Pietro era della collina. Il mare gli piaceva, certo. Ma non aveva mai immaginato che un giorno ci avrebbe fatto casa, sul mare. Fu nel ’76, dopo l’esperienza milanese. L’azienda farmaceutica per la quale lavorava come informatore scientifico, voleva sfondare al Sud e Pietro si propose subito come agente per la Puglia. Mola era a due passi da Bari, la principale piazza di lavoro e di impegno politico, ma distante dalla caoticità del capoluogo: soluzione ottimale.
Di Mola conosceva i profumi intensi della “Sagra del polpo” e il tormentone di Enzo del Re: "Maul, j’ ti tengo in tu caur". Trovò casa in una palazzina sulla Lungara Porto, nel tratto verso Cozze – Polignano: groviglio di paranze e gozzi nel porticciolo e sconfinato azzurro mare all’orizzonte.
Tutti lo invidiavano per quella genialata e tanti approfittarono della sua consueta ospitalità.
A Pietro non sembrava vero di essere tornato in Puglia. Anna sarebbe rimasta volentieri a Milano: lavoro sicuro e ordinato fervore della metropoli.
Più che alla promozione dei prodotti farmaceutici, Pietro si dedicò a tempo pieno a sostenere il processo di consolidamento del MLS a Bari. Ma aveva anche delicate responsabilità organizzative nella regione. Il MLS aveva scelto di contrastare, senza esitazioni, la deriva militarista di Autonomia Operaia. I fascisti del MSI, per altro verso, non si erano rassegnati a “perdere la piazza”.
Il 1977, infatti, fu l’anno terribile del loro ritorno di “fiamma”: il 12 novembre a Lecce innescheranno la provocazione che offrì alla polizia il destro per caricare brutalmente il presidio antifascista, con feriti e arresti; il 28 novembre, a Bari, assassinarono vigliaccamente Benedetto Petrone, giovane militante della FGCI.
Niente commesse, niente provvigioni, niente soldi. La Ditta gli comunica che non avevano più bisogno della sua collaborazione. Ma l’affitto bisognava pur sempre pagarlo. E fu così che, con un pizzico di malinconia, fu lasciata la casa sul mare e si fece rientro al paese natale dove un “buco” di casa c’era, ed era gratis.