“la follia degli onesti: per una causa giusta è giusto battersi, sempre…”
Roma, la capitale. Notti e notti rubate al sonno per poter godere di quelle splendide piazze, di quelle fontane, di quei palazzi, di quelle strade finalmente sgombre di traffico. Questo negli anni ’70, quando a Roma ci andava di frequente per riunioni politiche.
Il 15 aprile del 1994 ci tornerà da Senatore della Repubblica. Legislatura breve, ma intensissima per Pietro. Il fine settimana nel collegio elettorale, ma durante la settimana, la sera, il tempo per godersi la città lo trovava sempre. E non si accontentava più della Trattoria Abruzzese a S. Lorenzo. Aveva una mappa piuttosto nutrita di locali dove gustare piatti della cucina locale o esotici (“Augustarello al Testaccio”, la “Cantina tirolese”, ad esempio). E il vino non era più il pur onesto Montepulciano, ma bottiglie di ben altro impegno.
Alla fine del 1996, rientrato in azienda, Roma diventò il suo posto di lavoro: via Carlo Veneziani, via Po e infine viale Regina Margherita, sede della Direzione Nazionale dell’Enel. Anna lo raggiunse nel 1998. La città fu vissuta ancora più intensamente dalla coppia finalmente riunita dopo interminabili anni di “ritagli” da fine settimana.
Pietro trovò anche il modo di laurearsi, in poco più di tre anni, alla Sapienza. Oggetto della sua tesi e rovello di sempre: il caporalato, le nuove forme di subordinazione e di precarizzazione del lavoro, di sottrazione di diritti e tutele
Fu tra i promotori del referendum per estendere la protezione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori a chi ne era privo. E volle leggere l’insuccesso di quella battaglia, oltre 10 milioni di si, ma mancato raggiungimento del quorum, con gli occhi dell’ottimista: era pur sempre una buona base di partenza. Bisognava fare di più, innanzitutto sul piano culturale; bisognava contrastare la destra e la sua idea del lavoro come semplice merce legata alle vicende imperscrutabili del mercato. E allora, le tante intelligenze che si erano raccolte in occasione del referendum dovevano diventare uno stabile laboratorio di ricerca e di iniziativa: il Centro Diritti del Lavoro: giuristi, sociologi, sindacalisti impegnati a ritessere la trama di un nuovo diritto del lavoro.
Il Seminario del 20 maggio 2005, nella Sala degli Astalli, a Roma (Buon compleanno, Statuto dei Lavoratori – Oltre la Legge 30, per un nuovo Diritto del lavoro) fu una sorte di battesimo per il Centro Diritti del Lavoro. Per Pietro, che lo introdusse, una sorte di testamento politico.
Il 13 giugno 2005 sarà stroncato da un infarto, in ufficio, a viale Regina Margherita. A Roma.